I miei Libri
Inserisco
dalle Lettere la drammatica testimonianza di mio padre Edgardo Ferrero da
Kairouam, quindi altre sue parole riprese da Martina Salvante nel suo documentato
libro La paternità nell’Italia fascista (fa sempre molto piacere che i propri
scritti ne alimentino altri).
e chiudo
questa ricerca storica segnalando che nel retro di copertina de Le lettere
(uguale anche nella II edizione),
vi è la
tenera foto di mio padre Edgardo e mia madre Ida, sulla panchina intorno ad un
pero molto longevo a Bobbio quando lui le leggeva le lettere di quel tempo
lontano per ridestare la sua memoria compromessa dal Parkinson.
Il libro Alla mia Trieste e ai profughi giuliano-dalmati dove ho raccolto gli articoli da me pubblicati per la Giornata del Ricordo mi ha dato molta soddisfazione sia perché alla presentazione alla Ubik di Trieste la mia città natale la libreria ha dovuto poi farsi arrivare altre copie oltre a quelle disponibili per la richiesta e la partecipazione, sia per la gratificazione di aver avuto un biglietto di congratulazioni dal sindaco Roberto Di Piazza che tanto fece per ricordare la memoria delle foibe e dell’esodo che specie nella parte geografica diventata slava si tendeva a voler cancellare del tutto.
Nella cove ci sono io da bimba a casa in via dello Scoglio a Trieste dove iniziai la prima elementare ma a metà anno ci spostammo a Genova ed inserisco anche una foto di quel terrazzo e di quel primo banco di scuola, regalo dei miei genitori dove si vede lo slancio con cui sto scrivendo o disegnando (in una posa che oggi sarebbe molto criticata perché scorretta per la spina dorsale.
Il libro Nel Tempo dove ho raccolto racconti scritti prima di diventare giornalista quando mettendomi a servizio delle notizie degli altri non volli più scrivere cose mie per non mescolare i due piani ha una copertina molto interessante: è stata eseguita dal nipotino Michele allora di otto/nove anni con un albero dove i rami portano i nomi di tutta la mia famigla: mio marito ed io, figli, genero e nuore, nipoti.
Metto anche il retro di copertina dove c’è il ricordo del nostro gatto Pulce, caro amico che non c’è più.
Questione
di Giustizia nel 2018 è stato il mio secondo romanzo dopo Begonza del 1977. Nel
retro si vede il letto di tortura medievale perché lo scandalo della nostra
mala giustizia specie quella politicizzata è diventato tale da rassomigliargli.
Quindi ho pubblicato in un libro Il mio Teatro quattro testi teatrali da me scritti tra il 1975 e il 1980 come si vede dal retro di copertina e tutti a suo tempo premiati.
Infine sempre per nostalgia di scrittura essendomi congedata dal giornalismo (iscritta all’albo dei pubblicisti) a giugno del 2013 dopo 30 anni e sei mesi dall’inizio ecco il Voler scrivere dove ho raccolto racconti e saggi tutti scritti prima del 1980 e pubblicati per l’appunto nel 2020.
La cover porta una quadro Sera piovosa di Alberto Nobile che è alla GAM di Nervi. Nobile sposò la bobbiese Vanda Bertuzzi donna intelligente e piena di spirito e si conobbero a Genova alla Marinella della passeggiata di Nervi dove allora si danzava (adesso quel locale storico a forma di nave è in ristrutturazione). Vanda rimasta vedova per più di 50 anni ha sempre custodito la memoria del marito, è caduta in casa dove viveva da sola il 6 febbraio scorso e ricoverata in ospedale ha preso il covid e dopo un paio di mesi si è arresa mentre in questo maggio avrebbe compiuto 98 anni.
Infine allego anche la cover del libro di mio marito ing. Giovanni Ferrero dedicato alla storia della sua famiglia dal 1851. Sul retro ci sono le foto dei nostri sei nipoti ora molto più grandi perché il libro è del 2016 ed io ne sono stata solo la dattilografa, ma c’è anche l’orgoglio di essere entrata in una bella famiglia.