INDICE

 

1)         Copertina del libro Nel tempo, edito nel marzo 2015 da Youcanprint

2)         Dino Frambati parla del Gazzettino Sampierderanese

3)         Momenti in cui il prof. Benelli mi supportò

4)          Dino Frambati su Altraetà: “Nel tempo”… un libro che narra sensazioni di vita ed emozioni

5)         Monica Bottino, il Giornale, recensione (presentazione a Genova, Palazzo Spinola della ex Provincia)

6)         Richiesta sala Provincia da parte di Giorgio Bubba

7)         Giorgio Bàrberi Squarotti: prefazione a Nel tempo

8)         Testata La Trebbia

9)         Irene Malacalza, Recensione su La Trebbia

10)   Patrizia Marchi, Recensione su Libertà (PC)

11)   Benito Poggio su Il Gazzettino Sampierderanese:

     “L’addio al giornalismo di Maria Luisa Bressani”

12)   Lettera su Bressani “penna pulita” di Ernesto Canepa

13)   Toni Morrison, Nobel 1993:  “Una donnina”

Avvertenza: come specificato nella cover del Sito in Recensioni 2018 (che è la prima pagina) i miei commenti o spiegazioni sono scritti in rosso.

 

 

 

 

 

 

                                                           Nel Tempo

 

                               

La copertina

Retro di copertina

 

Questo libro che raccoglie miei racconti, quasi tutti scritti e premiati prima di diventare giornalista pubblicista (1983), è stato presentato a Bobbio, città della mia mamma, nel maggio 2015 e poi presso la sala della Provincia di Genova (Città Metropolitana).

In copertina il disegno del nipotino Michele, allora di anni 8, con l’albero nei cui rami dai tre figli Ida, Cesare e Edgardo (suo padre) si diramano i “frutti” cioè i sei nipoti.

“Flores mei fructus honoris” è la scritta che vedo in una cappella nella chiesa di San Siro a Nervi, scritta che spero come augurio di un buon traguardo.

Ricordo un brano di Erodoto sull’uomo felice nell’aneddoto in cui racconta l’incontro del ricco Creso che rivolge questa domanda a Solone. Risponde il saggio: Tello di Atene che vide figli buoni e sani e nipoti buoni e sani e morì in battaglia per la Patria: cioè chi invecchia circondato dalla sua famiglia, figli e nipoti, senza dispiaceri da parte loro. E quando si dice che le Facoltà umanistiche come appunto studiare Lettere classiche, non danno sbocchi professionali al di fuori dell’insegnamento, è proprio questo grande patrimonio di idee che esse trasmettono.

Il libro, a Bobbio, è stato presentato da Dino Frambati, in Provincia da Giuseppe Benelli.

Per presentare Frambati allego solo questa pagina da Direttore del Gazzettino e segnalo il suo Sito: www.dinoframbati.it

 

 

 

Per il professor Giuseppe Benelli manifesto solo la mia gratitudine per aver presentato nel 2015 il mio Nel tempo e perché è venuto a Trieste, città a lui molto cara, anche per presentare questo mio nuovo libro.

E allego il ricordo di due momenti in cui mi supportò anche in passato.

 

 

 

Ed ora le Recensioni su di me:

Di Dino Frambati

 

 

 

Di Monica Bottino per il Giornale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con gratitudine per Giorgio Bubba, presidente UCSI, perché la sala della Provincia la davano solo ad un’Associazione

 

patrocinatore Giorgio Bubba

 

 

 

 

 

comunicato stampa, 7 maggio 2015

 

 

 

Giovedì 7 maggio, Sala Consiglio – Città Metropolitana,

presentazione del libro  Nel Tempo di Maria Luisa Bressani

 

 

Giovedì 7 maggio nella Sala Consiglio della Città Metropolitana (ex Provincia), Largo Eros Lanfranco 1,  I piano, alle ore 17.00 presentazione del libro Nel Tempo di Maria Luisa Bressani

(Edito Youcanprint- Tricase Lecce. Anche versione ebook)

Presentano, con l’autrice, Giuseppe Benelli,  presidente Premio Bancarella e Massimiliano Lussana, caporedattore de “il Giornale della Liguria”.

Ingresso libero fino ad esaurimento di posti.

 

Maria Luisa Bressani è laureata in lettere classiche con tesi in greco (la letteratura antica più introspettiva sul cuore dell’uomo), specializzata in Comunicazioni sociali e Giornalismo, giornalista pubblicista da più di 30 anni.

In 14 inediti, di cui alcuni lontani nel tempo ma sempre attuali, premiati in concorsi letterari, spiega: perché lei crede (per il bene che i credenti operano nella solidarietà), perché ha scritto, perché la vita nascente è da proteggere, quale sia stata l’evoluzione femminile e i contraccolpi nell’emancipazione, quanto  sia necessaria più bontà meno gossip, quanto sia necessario scoprire nell’artista il senso della vita.

Nei quattro racconti finali l’autrice insiste sulla necessità di Giustizia - secondo Aristotele ‘la virtù che brilla più della stella del mattino e della sera’ - perché non resti solo dolore e distruzione per chi ingiustamente non l’ha avuta.

 

 

Informazioni al pubblico:

Città Metropolitana di Genova, tel. 010 - 5499523

 

 

 

 

 

 

 

 

Inserisco la prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti a Nel tempo

 

 

 

 

 

 

Inserisco ora la testata della Trebbia: storica e affascinante:

Annibale, il Ponte Gobbo, San Colombano

 

 

 

 

Irene Malacalza di Bobbio,  scrittrice e collaboratrice de La Trebbia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Libertà di Piacenza articolo della bobbiese Patrizia Marchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Benito Poggio, già professore del Liceo D’Oria,

autore di Edgar Lee Master  Spoon River Anthology, de Il Sapore del Tempo/ Time’s Flavour, de Incapace Paguro/Incapable Hermit Crab

e con Piera Bruno:

AllA Soglia dell’Oltre/ To the Thereshold of the Hereafter

 

 

 

 

 

 

 

Ernesto Canepa Lettera a il Giornale

 

 

                       

 

 

 

 

Questa lettera inviata al Giornale quando vi collaboravo è stata una delle soddisfazioni del mio giornalismo: un lettore sconosciuto che evidentemente mi leggeva fin dai miei esordi (iniziai appunto a scrivere su il Giornale).

Non mi riuscì mai di rintracciarlo per ringraziarlo.

 

Inserisco ora come invito all’umiltà e in primo luogo per me stessa:

 

Toni Morris: Canto di Salomone

 

Una donnina

 

Trovo molto istruttivo questo brano che riporto di Toni Morrison, scrittrice afroamericana nata non lontano da Cleveland in Ohio e nel 1993 insignita del Nobel per la Letteratura. In generale non mi è piaciuto il suo Canto di Salomone troppo ricco di leggende e di un tessuto umano che sta tra realtà e mito. Ho apprezzato invece queste parole di Ruth, una protagonista (cap.5 p.193 nell’edizione dei Nobel della Utet) in cui si definisce “una donnina”. Questo perché l’unica persona che si era occupata di lei era stato il padre per ci però lei era stata come uno degli oggetti dell’arredo di casa, una delle sue cose. Però era rimasto in lei un senso di gratitudine e come di sudditanza.

Mi hanno tanto colpita queste parole perché io ho avuto un papà, morto nel 1993 anno del Nobel per Toni Morrison, che per me ha avuto un senso alto di protezione che gli derivava da una tradizione di famiglia con radici austroungariche ma come è stato in quella civiltà mi ha anche forgiata con un senso forte dell’indipendenza. Un’indipendenza proprio caratteriale che mi ha aiutato ad avere attraverso lo studio: mio padre ha messo in atto tutto ciò che poteva per aiutarmi nello studio dai tanti libri che mi regalò ai tanti insegnanti, i migliori, che cercò d’affiancarmi.

Proprio per questo però quando ormai ho compiuto il cammino che volevo e sono una persona anziana, che ha anche avuto la fortuna di scegliere da giovanissima (21 anni) un marito protettivo, mi piace ricordare a me stessa per allontanare ogni possibile idea di arroganza anche intellettuale queste parole della Morrison.

Non saranno mai riduttive per le donne che hanno coscienza di una propria piccolezza rispetto ad altri che sono di statura intellettuale maggiore.

Qui le inserisco come un invito all’umiltà e alla gratitudine per chi ha saputo educare.